La Magnolia In Forte dei marmi

1 star deserved; enchanting place restaurant of the Byron hotel; one of the most structures. elle of forte dei marmi; here you can feel the real Forte dei Marmi environments of a few years ago; nice nice nice dining by the pool has its reason.

Enjoyed a lovely dinner, and they helpfully accommodated my shellfish allergy at the last minute. My husband who "couldn't eat another bite" was very happy I ordered the chocolate dessert, a perfect way to end the meal. Friendly & attentive service.

Davvero ottimo, tutte le portate risultavano molto equilibrate, consiglio la ricciola marinata tra gli antipasti e la bavetta con l’anguilla tra i primi nel caso non si propenda per il menu. Ampia ed interessante la carta dei vini. Personale molto qualificato. Torneremo presto.

All’interno del hotel Byron, che di recente è stato ampliato e ristrutturato, c’è questo interessante ristorante che ha una sua anima e autonomia. I recenti lifting della struttura alberghiera hanno riguardato anche la Magnolia conferendole un aspetto più moderno e rilassante. Come siamo abituati a vedere di recente soprattutto nei locali stellati i tavoli sono inizialmente vuoti senza tovaglia, piatti e posate. Il personale di sala è giovane ma molto professionale e preparato senza essere mai invadente. La cucina è saldamente nelle mani del giovane e talentoso chef Marco Bernardo che ha l’oneroso compito di confermare a la stella e puntare anche a qualcosa di più. La sua è una cucina molto tecnica e allo stesso tempo fantasiosa frutto sia delle origini campane che delle esperienze internazionali presso i più importanti Chef. Il suo percorso culinario si può apprezzare soprattutto nei due menu degustazione. Il mio tavolo ha optato per quello più completo “Dal Tirreno alle Apuane”. Tutti i piatti, ad iniziare dalle amuse-bouche offerteci dalla cucina sono ben fatto e ben presentati. Ma su tutti spiccano la ricciola marinata con gelato di patate, la bavetta di grano Saragolla (kamut) con anguilla, crescione e fagioli schiaccioni, e il branzino d’amo pochè. Data la giovane età lo Chef ha ancora grandi margini di miglioramento e perfezionamento ma le basi sono solide e confortanti. Ottima la carta dei vini ben esposta dal giovane end sommelier. (Appunti di viaggio: da migliorare la presentazione e la preparazione delle entrée e di tutta la parte riguardante i dessert vista la caratura del locale).